Siamo rimasti colpiti dalla lettera di Mister Andrea Checcarelli pubblicata sul sito della Real Virtus indirizzata ad una mamma di un bambino scarso che vuole smettere di giocare:
"Salve signora!Per me che ho allenato un anno suo figlio ,sapere che è
sua intenzione quella di interrompere l'attività ,e' un piccolo-grande
fallimento da allenatore.Un fallimento non solo come tecnico,ma anche
come persona,indipendentemente da quelle che sono le problematiche
singole del bambino,della famiglia.
Non essere riuscito a coinvolgerlo a pieno,a stimolarlo,ad
integrarlo al meglio all'interno della squadra ,a fargli migliorare
quei limiti quel tanto che sarebbe bastato,a farlo considerare "più
bravo" da se stesso,ma anche da sua madre..
Volevo comunque dirle che suo
figlio non sarà stato il migliore
fisicamente,tecnicamente,tatticamente..... ma eccelleva, era il più
bravo,per la sua attenzione,per l'applicazione delle direttive
dategli.Per il rispetto che ha sempre dimostrato nei miei
confronti,durante gli allenamenti ed alle partite.In questo era il
migliore.E' sicuramente il migliore,basta farlo continuare a giocare,se è
quello che lui vuole!
Con tutte queste qualità umane,si può migliorare tantissimo,lavorando
per colmare i suoi limiti . Glielo dice uno che,una volta ,non aveva
spazio a Passaggio di Bettona,nella squadra dei suoi amici e coetanei.
A 14 anni stavo per smettere,andai a giocare in un altro ambiente,a
Cannara, e trovai il modo di esprimere al meglio quello che avevo
dentro.Di migliorare,di vincere tante partite,tante quante ne avevo
perse a Passaggio quando,oltretutto,non venivo molto considerato
dall'ambiente e dal' allenatore.
A Passaggio di Bettona ci sono tornato a 20 anni,dopo aver vinto
anche un campionato juniores nazionale per squadre dilettanti,con il
Cannara.Ci sono tornato, perché m' hanno cercato loro( evidentemente
qualcuno non mi aveva considerato quanto meritavo in passato) ed ho
giocato e vinto tanto.
Ho vinto anche un campionato anche a Passaggio,prima di infortunarmi e
di smettere di giocare qualche anno fa ma smettere di giocare e' una
delle poche cose che cambierei del mio passato,glielo assicuro!Anche
perché nel calcio sono riuscito a dimostrare me stesso che con la
passione ed il lavoro si possono ottenere grandi soddisfazioni
personali,senza sotterfugi di sorta,in maniera pulita.Solo facendosi "un
culo così",insomma.
Aggiungo che le qualità che ha suo
figlio,non sono assolutamente secondarie all' interno di un contesto di
gruppo. Cosi' come e' giusto cercare di educare,punire,ma non
emarginare,un bambino dotato tecnicamente,ma maleducato,e' altrettanto
giusto permettere a che è dotato di altre qualità,e meno di altre,di
potersi comunque esprimere.
Oltretutto in un contesto come la Real Virtus.
Una società che offre un servizio alle famiglie ed ai bambini del
posto,più per funzione sociale ,che per spirito competitivo,di
vittoria,di primato.E' bello vedere che gli amici del paese,possano
avere un luogo di ritrovo,per la propria crescita,visto che il nostro
paese non ne offre di tantissimi.
Le qualità di suo figlio,sia nella
vita settimanale del gruppo,che nella domenica di gara,sono molto
importanti per la squadra.Anche per raggiungere quei risultati che,ogni
tanto,fanno bene al gruppo stesso.Perche' suo figlio,sopratutto grazie a
voi genitori e' un bambino che è contento di giocare anche solo 5
minuti.Si impegna,col sorriso.Fa un po' da contraltare rispetto a
chi,dotato tecnicamente,gode della fiducia del mister,a volte,non
meritandosela.E gioca magari controvoglia.Non so se c'era quando fece
gol;io mi ricordo bene.
È stato molto bello ,vederlo esultare.Una scena quasi da film....chi
l'avrebbe mai detto?Forse neanch'io,di certo....però il calcio e' anche
questo.Se ha avuto quella piccola gioia,se l'e' sudata tutta,suo figlio.
Per questo è più bella!Non lo privi di quei 5 minuti se per lui sono
importanti.
Alla squadra mancherebbe anche un genitore come te.In un contesto dove
tutti gli animi sono esagitati,c'è maleducazione,esasperazione,persone
che credono di essere mamma e papà di Messi,Maradona e Van Basten,la sua voce fuori dal coro ed il suo profilo basso,sono un esempio per gli altri genitori.
Ma forse,mi permetta di dirglielo,e' un po' troppo fuori dal
coro.Talmente tanto che finisce per uniformarsi al coro stesso...se
lascia perché suo figlio"e' scarso"diventa come quelli che credono di
avere il figlio "forte" e sbraitano da fuori alla rete,peggio dei cani
randagi,pretendendo spazio e importanza.E questa fine non se la
meriterebbe, non la rappresenterebbe.
Nel calcio ci vorrebbero più bambini come suo figlio e più genitori come lei. Pensaci e pensateci,anzi:ripensateci!"