PROGRAMMA
ANNUALE
PULCINI SECONDO
ANNO
Premesse
Vogliamo illustrare il programma tecnico-didattico
annuale per il gruppo calcistico Pulcini (secondo anno – Pulcini B) studiato
specificamente per il gruppo 2004 della Polisportiva Nikè.
L’approccio che si è preferito nella
stesura di questo programma privilegia la crescita psicomotoria, fondamentale
in questa fascia d’età: si sono selezionate
attività che coinvolgono le varie parti del corpo e che ne favoriscono la
coordinazione ed il controllo.
Il programma è suddiviso in
fasi/cicli (mesocicli) ognuna contraddistinto da esercitazioni tese a
migliorare le capacità motorie come principale obiettivo e le capacità tecniche
come obiettivo secondario (o riflesso).
Grossa attenzione si è posta alla metodologia
dell’insegnamento, in considerazione
anche del gruppo di “gioco” non propriamente omogeneo.
Lo strumento, il mezzo principale,
privilegiato e di maggior stimolo per i ragazzi in ogni attività sarà quasi
sempre il pallone.
Obiettivi
L’ Obiettivo Motorio Generale prevede lo sviluppo delle capacità senso-percettive,
capacità motorie e abilità tecniche.
Ogni mese sarà impiegato per attivare, rafforzare, migliorare
le capacità motorie con gli obiettivi che seguono:
Obiettivi Motori
Specifici Secondari:
capacità coordinative e capacità condizionale (nessuna
finalità di forza e/o resistenza).
Obiettivi Specifici
Primari: (dominio, conduzione, trasferimento e
ricezione della palla)
Il fine secondario in secondo piano rispetto al puro
divertimento sarà quello di introdurre esercitazioni che migliorino le abilità tecniche e introducano
alle prime nozioni per verso lo sviluppo delle abilità tattiche.
Metodologia
Per molti anni la metodologia di apprendimento più adottata
nelle lezioni di quasi ogni disciplina sportiva che coinvolgeva ragazzi era
quella definita metodologia deduttiva:
-
l’insegnante
(istruttore-educatore) spiega, mostra e corregge l’esercizio all’allievo.
-
l’allievo
ripete il gesto corretto dall’insegnante fino a raggiungere la giusta
esecuzione dello stesso.
Da qualche anno si preferisce la metodologia induttiva:
-
l’allievo
compie spontaneamente il gesto tecnico dopo una sintetica indicazione
dell’istruttore.
-
l’istruttore
tramite aggiustamenti e leggere modifiche dell’esercizio corregge anche tramite
indicazioni verbali l’esecuzione dello stesso.
Il primo metodo forza l’allievo all’applicazione
dell’esercizio in modo quasi innaturale, che spesso favorisce il cronicizzarsi
di errori difficili poi da correggere.
Nel secondo caso l’allievo compie quasi naturalmente un gesto
scorretto sarà demandata poi all’abilità dell’istruttore la capacità di
apportare gli adeguati accorgimenti per la migliore correzione possibile.
La combinazione delle due metodologie, ben assortite e opportunamente
utilizzate, forniscono secondo le ultime indicazione la migliore metodologia
che è quella che noi istruttori dei Pulcini 2004 della Polisportiva Nikè
abbiamo scelto di adottare.
Programma
Annuale
MESE
|
CAPACITA’
MOTORIE
|
CAPACITA’
CONDIZIONALI
|
ABILITA’ TECNICHE
|
ABILITA’ TATTICHE
|
Settembre
|
- Capacità senso-percettive
- Equilibrio
-Controllo posture
- Combinazione
- Accoppiamento
|
- Mobilità articolare
- Forza rapida
|
- Conoscenza delle parti
del corpo
- Conoscenza del gruppo
-Controllo
-Conduzione
- Dominio
-Test
|
1 > 0
1 > 1
1 > 2
3 > 3
5 > 5
-Rimessa laterale
- Partita
|
Ottobre
|
- Differenziazione
- Equilibrio
- Combinazione
- Adattamento
|
- Mobilità articolare
- Forza rapida
|
-Conduzione
- Dominio
|
1 > 0
2> 1
- Tiro
- Partita
|
Novembre
|
- Equilibrio
- Combinazione
- Adattamento
- Mira
|
- Mobilità articolare
- Forza rapida
|
- Conduzione
-Passaggio (trasmissione)
- Ricezione
|
1 > 0
2 > 1
2 > 2
-Rimessa dal Fondo
- Dribbling
- Partita
|
Dicembre
|
- Oculo-Podalica
- Orientamento
Spazio-Temporale
- Combinazione
|
- Velocità
- Forza rapida
- Mobilità articolare
|
-Passaggio (trasmissione)
- Ricezione
|
1 > 1
2 > 2
3 > 3
5 > 5
- Tiro
- Dribbling
(libero)
- Partita
|
Gennaio
|
- Controllo motorio
- Controllo statico e
dinamico
- Capacità senso-percettive
|
- Velocità
- Forza rapida
- Mobilità articolare
|
- Dominio
- Conduzione
- TEST
|
1 > 1
2 > 2
3 > 3
5 > 5
- Calcio d’angolo
- Partita
|
Febbraio
|
- Equilibrio statico e
dinamico
- Adattamento e
trasformazione
- Orientamento
|
- Forza rapida
- Mobilità articolare
|
- Conduzione
- Passaggio
- Ricezione
|
1 > 1
3 > 3
5 > 5
-Marcare e smarcarsi
- Partita
|
Marzo
|
- Differenziazione
- Anticipazione Motoria
- Fantasia Motoria
- Orientamento
|
- Forza rapida
- Mobilità articolare
- Velocità
|
- Dominio
- Passaggio
- Ricezione
|
1 > 1
3 > 3
5 > 5
- Ruolo e posizione (variabili)
- Partita
|
Aprile
|
- Equilibrio dinamico
- Capacità senso-percettive
- Fantasia Motorie
|
- Forza rapida
- Mobilità articolare
- Velocità
|
- Dominio
- Passaggio
- Ricezione
|
1 > 1
2 > 2
5 > 5
- Difendere e attaccare
- Partita
|
Maggio
|
- Fantasia Motorie
- Orientamento
|
- Forza rapida
- Mobilità articolare
- Velocità
|
- Dominio
- Conduzione
- Passaggio
- Ricezione
|
- TEST
- Partita
|
Giugno
|
- Fantasia Motorie
- Orientamento
|
- Forza rapida
- Mobilità articolare
- Velocità
|
- Dominio
- Conduzione
- Passaggio
- Ricezione
|
- Partita
- Tornei
|
(legenda:
il simbolo > significa contro)
Capacità Senso
- Percettive
Si può
definire la Senso – Percezione come:
“L’insieme
del rapporto sensoriale e neurologico che il soggetto
instaura con
il proprio corpo e con il mondo esterno (SENSAZIONE) e la relativa presa di
coscienza psichica (PERCEZIONE)”
CHE COS’E’ LA
COORDINAZIONE
La coordinazione è la capacità di organizzare , regolare e
controllare il movimento del corpo nello spazio e nel tempo per raggiungere un
obiettivo. Durante lo svolgimento di ogni fase di un’azione, infatti, il
cervello deve risolvere in tempi rapidissimi una notevole serie di problemi.
Facciamo un esempio : un calciatore che corre con la palla al piede verso
l’area avversaria, correndo, deve coordinare i movimenti del tronco e degli
arti; per controllare la palla deve inviare al piede una serie precisa di
impulsi in modo da regolare l’intervento di vari muscoli; deve tenere in conto
continuamente le condizioni esterne (fango, erba alta, irregolarità del terreno
di gioco) garantendo comunque l’equilibrio del corpo. In tutto questo processo,
il sistema nervoso centrale deve costantemente integrare vari tipi di
informazioni sensoriali ed effettuare le eventuali correzioni. Tra le capacità
coordinative si distinguono quelle generali da quelle speciali.
LE CAPACITA’
COORDINATIVE
Cenni
storici
Le espressioni del corpo come
insieme d’equilibrio, destrezza ed esecuzione coordinata, sono state in qualche
modo presenti in tutte le grandi civiltà del passato. Ai cinesi va
probabilmente il merito di aver valorizzato per primi ( ben 4.000 anni prima di
Cristo ) le arti della destrezza e dell’acrobazia, attività sulle quali ancora
oggi questo popolo è maestro. Per i Greci antichi le abilità ginnastiche erano
parte, così come l’arte e la retorica, del percorso di formazione del
fanciullo. In tempi assai più recenti, l’Europa dell’illuminismo ha tessuto le
lodi dell’attività fisiche, considerate fondamentali nell’educazione morale e
fisica delle giovani generazioni. Il Calcio che conosciamo oggi conta poco più
un centinaio d’anni di storia.
LE CAPACITA’
COORDINATIVE GENERALI
Le capacità
coordinative generali sono un insieme di capacità interdipendenti tra loro e
connesse in un rapporto circolare: esse sono la capacità di apprendimento, la
capacità di controllo e la capacità di adattamento e trasformazione del
movimento
LA CAPACITA’
DI APPRENDIMENTO MOTORIO
E’ la più
importante tra le capacità coordinative, perché rappresenta il presupposto
indispensabile per qualsiasi ulteriore evoluzione delle stesse capacità.
Consiste nel
far propri nuovi gesti o azioni che prima non si era in grado di realizzare.
Per fare in modo che questo apprendimento divenga stabile, cioè ripetibile con
costanza e sicurezza, devi esercitare in maniera sistematica e mirata l’abilità
che ricerchi. Tuttavia, la capacità d’apprendimento, se non stimolata, può
anche causare una diminuzione della capacità di controllo e di adattamento dei movimenti:
non perdere, quindi, occasione per imparare a fare qualcosa di nuovo.
LA CAPACITA’
DI CONTROLLO MOTORIO
Questa
capacità ti permette di organizzare il movimento in modo da realizzare in
maniera corretta l’azione che hai programmato; in questo modo, sei in grado di
raggiungere lo scopo che avevi prefissato mentalmente prima dell’inizio
dell’esecuzione. Questa capacità è particolarmente evidente in quegli sport che
consistono nel riprodurre con precisione un determinato modello esecutivo.
LA CAPACITA’
DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE DEL MOVIMENTO
Si manifesta
pienamente solo quando si è raggiunto un elevato livello di padronanza del
gesto motorio e consiste nella capacità di saper eseguire le azioni più
appropriate, anche in condizioni variabili o sfavorevoli. Significa, cioè,
essere capaci di modificare il proprio progetto motorio per affrontare
situazioni impreviste o sconosciute, raggiungendo comunque il risultato
ricercato.
Pensa agli
adattamenti che deve operare uno sciatore quando trova improvvisamente un
tratto ghiacciato oppure a quelli di un giocatore di basket che, pur spinto da
un avversario, riesce ad adattare il gesto facendo canestro ugualmente.
LE CAPACITA’
COORDINATIVE SPECIALI
Molti studiosi ( Blume,
Pohlman, Schnabel, Meinel) hanno cercato di individuare queste capacità
elaborando una serie di classificazioni.Secondo la classificazione di Blume, per esempio, esistono sette capacità coordinative:
La capacità di accoppiamento e combinazione
La capacità di differenziazione sensoriale
La capacità di equilibrio
La capacità di orientamento
La capacità di reazione
La capacità di trasformazione dei movimenti
Esse sono strettamente legate alle capacità di coordinazione generale.
L’
ACCOPPIAMENTO E LA COMBINAZIONE DEI MOVIMENTI
Questa capacità ti permette
di collegare tra loro diverse abilità e di realizzare un movimento in cui è
necessario coordinare, contemporaneamente o in successione, movimenti di
singole parti del corpo per esempio, nel nuoto a delfino, l’accoppiamento
dell’azione di braccia e gambe o combinare singole azioni per esempio, l’azione
di rincorsa, battuta, stacco e schiacciata nella pallavolo.
LA
DIFFERENZIAZIONE SENSORIALE
Questa capacità svolge un
ruolo centrale nella costruzione di un proprio schema del movimento e nella sua
regolazione e correzione. Consiste nella capacità di distinguere e selezionare
le corrette percezioni ( cinestetiche, temporali e spaziali ) che ti permettono
di dosare in maniera ottimale l’impegno muscolare per realizzare l’azione
desiderata.
L’EQUILIBRIO
E’ la capacità che utilizzi
per mantenere o ripristinare una posizione stabile del corpo, sia da fermo che
in movimento.Si distingue tra equilibrio:
Statico, quando mantieni una posizione come, per esempio, la postura eretta ( in questo caso il tuo baricentro cade all’interno dell’area d’appoggio dei piedi);
Dinamico, che varia col variare della posizione delle parti del corpo;
Di volo, quando il tuo corpo non si appoggia né a terra, né a un attrezzo.
Ogni sport necessita di un equilibrio particolare ed è per questo motivo che esso è inserito tra le capacità coordinative speciali: poiché occorre mettere in atto differenti e specifiche capacità. L’equilibrio richiesto a un canoista è differente da quello richiesto a una ginnasta o a uno sciatore.
L’ORIENTAMENTO
SPAZIO TEMPORALE
E’ la capacità di organizzare
il movimento nella dimensione spazio-temporale in cui agisci grazie alle
informazioni visive e cinestetiche, cioè quelle provenienti dai muscoli e dalle
articolazioni. Sono esse che ti permettono di organizzare o variare le
posizioni e i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo, non solo rispetto a
te stesso, ma anche rispetto a compagni, avversari o attrezzi.
LA
TRASFORMAZIONE DEI MOVIMENTI
Consiste nel saper percepire
o prevedere possibili variazioni di situazione che intervengono durante lo
svolgimento di un’azione ( per esempio, in pallone che viene deviato o il
terreno che diventa improvvisamente scivoloso) e nel riuscire a modificare
opportunamente l’azione già avviata. E’ una capacità strettamente legata alla fantasia
motoria, perché ti permette di risolvere in modo creativo un problema
motorio mai affrontato prima. Tuttavia, per poter trovare la giusta soluzione
la fantasia non basta: occorre anche possedere un discreto bagaglio di
esperienze.
VALUTAZIONE
DELLE CAPACITA’ MOTORIO-COORDINATIVE E DELLE ABILITA' TECNICHE
Al fine di valutare gli effetti delle sedute di allenamento sul singolo e sul gruppo, periodicamente vengono somministrati "Set di test", stabiliti dallo staff tecnico, in accordo con le migliori teorie medico sportive.
Comunicazione
Al fine di valutare gli effetti delle sedute di allenamento sul singolo e sul gruppo, periodicamente vengono somministrati "Set di test", stabiliti dallo staff tecnico, in accordo con le migliori teorie medico sportive.
Comunicazione
Malgrado la giovane età dei ragazzi degli
allievi e la volontà degli istruttori di non forzare mai i tempi di
apprendimento, però quantomeno di velocizzarli, in una attività sportiva che
deve essere vista principalmente come divertimento, e forse solo come tale, pensiamo
che sia comunque utile cercare di introdurre il linguaggio del campo: quello
fatto di brevi, ma sintetici termini in grado di spiegare concetti più ampi anche se non
necessariamente complicati in un lasso brevissimo di tempo. Termini che istantaneamente
fanno intendere istruttore ed allievo.
E’ necessario introdurre il
linguaggio tecnico del campo che diventa un vero e proprio gergo, capace di
sintetizzare un grosso numero di informazioni “codificate” in un solo termine.
Si impara a conoscere un nuovo linguaggio quello che si chiama linguaggio
“visivo”, capace di affinare l’intesa tra allievi, compagni di reparto,
compagni di squadra e che aiuta a far gruppo.
E’ importante che alcuni termini già
nella categoria Pulcini vengano introdotti, in modo da favorire la comprensione
e l’intesa, stimolare l’apprendimento e velocizzarlo.
Alcuni esempi:
Smarcarsi: portarsi in una zona del campo a maggior distanza
dall’avversario in modo da ricevere palla senza “pressione”.
Marcare: portarsi a ridosso dell’avversario per impedirne
l’azione.
Copertura: far i modo da prepararsi alla fase difensiva.
Appoggio/Appoggiarsi: cercare un compagno a cui trasferire il
pallone per tentare eventualmente anche di riceverlo nuovamente.
Temporeggiare: cercare il tempo giusto per intervenire senza
precipitazione, cercando di valutare a seconda delle informazioni disponibili,
per scegliere il momento migliore per farlo.
Sponda: giocatore che
restituisce palla a chi gliela trasferisce.
Pressing/Pressare: portarsi immediatamente a ridosso
dell’avversario che è in possesso della sfera per contrstarne l’azione.
Stretto/Largo: portarsi verso la parte centrale del campo /
portarsi verso al parte laterale del campo.
Alto/Basso: portarsi verso l’attacco / portarsi verso la
difesa (verso la porta avversaria/verso la propria porta).
Conclusioni
I nostri esercizi, il nostro
allenamento, le nostre partite saranno essenzialmente improntate al
divertimento con la sola finalità di apprendere uno sport: il gioco del calcio.
Cercheremo di guidare al meglio i ragazzi per il
completamento di ogni esercizio nel modo più appropriato. Faremo attenzione a come
controllare le parti del proprio corpo, per essere capaci di eseguire un gesto
tecnico nel modo più corretto.
BIBLIOGRAFIA:
- Sito internet EDURETE di Paola Ferrero
- Programma Annuale Gabriele Rizzi
- Le situazioni 2x1 di ANDREA BIFFI
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